Il cavo di Meckel è un residuo del dotto onfaloenterico (o vitellino), un'importante struttura embrionale. Questo dotto, presente nelle prime fasi dello sviluppo fetale, connette l'intestino medio primitivo al sacco vitellino. Normalmente, il dotto onfaloenterico si oblitera e scompare entro la 7°-9° settimana di gestazione. Tuttavia, in circa il 2-3% della popolazione, il dotto non si chiude completamente, lasciando diverse anomalie residue.
La più comune di queste anomalie è il diverticolo%20di%20Meckel, un'estroflessione a forma di dito che si trova sul bordo antimesenterico dell'ileo distale, a circa 60-100 cm dalla valvola ileocecale.
Il cavo di Meckel, invece, rappresenta una persistenza completa del dotto onfaloenterico. Questo cavo si estende dall'ileo distale all'ombelico. Sebbene meno comune del diverticolo di Meckel, può presentare diverse complicazioni cliniche.
Complicazioni associate al Cavo di Meckel:
Il trattamento del cavo di Meckel è chirurgico e consiste nella resezione del cavo e nella riparazione dell'ileo. La diagnosi può essere effettuata mediante scintigrafia%20di%20Meckel o, più comunemente, durante un intervento chirurgico esplorativo a seguito di una delle complicazioni sopra menzionate.
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